Anche per l'anno 2024 l'ENPAP, Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi, ha attivato il progetto Vivere Meglio che consente di attivare percorsi psicologici e psicoterapeutici gratuiti per i cittadini che altrimenti non potrebbero permetterselo. 

Quest'anno, 2024, l'iniziativa è riservata ai cittadini delle province alluvionate nel 2023 di Marche, Emilia Romagna e Toscana. 

In particolare per le Marche il contributo è stanziato per le province di Pesaro-Urbino e Ancona, per l'Emilia Romagna Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, per la Toscana Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato. 

Io aderisco per la provincia di Pesaro Urbino. 

A chi è rivolto?

Come si accede?

Potrò in qualsiasi momento effettuare un percorso psicologico/psicoterapeutico gratuito?

Che tipo di percorso psicologico/psicoterapeutico si andrà a svolgere?

Il percorso psicologico e psicoterapeutico breve funziona?

Progetto Vivere Meglio Percorsi Psicologici e Psicoterapeuti Gratuiti

Le critiche e i giudizi ti offendono facilmente

Impara a filtrare le critiche e i giudizi che ti offendono

ASCOLTA IL GIUDIZIO, senza giudicarti.

RITORNA SU TE STESSA, per filtrare.

DAI LA TUA RISPOSTA, per non subire.

Per cambiare ci vuole pratica

I giudizi degli altri sono parole

Se hai bisogno di aiuto

Siamo soliti pensare che la depressione si manifesti sempre con sintomi precisi ed evidenti. Spesso è così. Per cui compare una profonda tristezza, la diminuzione degli interessi per le cose della vita che prima erano importanti, pensieri di morte o comunque di sfiducia nel futuro e nella possibilità di raggiungere un cambiamento. 

Altre volte invece, la depressione, si nasconde dietro sintomi che non sempre consideriamo come il risultato di un disturbo profondo. Questo accade perché tali segnali sono apparentemente slegati da un contesto emotivo, perché facilmente riconducibili anche ad altre spiegazioni o perché meno invalidanti. Ma anche questi sintomi sono molto importanti e da non sottovalutare. 

Depressione quali sono i sintomi nascosti?

Altro sintomo nascosto della depressione 

Anche rimandare le cose è sintomo di depressione

Sintomi minori della depressione ma non troppo

I vari aspetti della depressione  

Intervenire per curare la depressione e i suoi sintomi

Iniziare una psicoterapia può far paura

Se tua figlia o tuo figlio non vuole andare a scuola molto probabilmente sta vivendo un disagio profondo causato da ansia e insicurezza.

Preadolescenza e adolescenza: un momento difficile

Questi ragazzi, preadolescenti e adolescenti, vivono il passaggio dall'infanzia all'età adulta in modo brusco. Molte volte non sono sufficientemente pronti perché insicuri e non abbastanza autonomi emotivamente di conseguenza vanno incontro a importanti difficoltà di adattamento. 

I genitori e l'adolescenza difficile

I genitori, spesso, non sono consapevoli di questo meccanismo. Sanno che l'adolescenza è un momento difficile ma non sanno cosa lo renda tale per cui si aspettano che la propria figlia/o lo viva senza la necessità di un sostegno emotivo da parte loro. Spesso non si accorgono dei primi segnali, tendono a sottovalutarli o a pensare che passeranno. A volte accade che passino altre si intensificano fino a diventare sempre più evidenti tanto da non poter essere più ignorati. Non andare più a scuola è una forte richiesta di aiuto. 

Quando compaiono i primi problemi    

I primi problemi, di solito, compaiono quando iniziano a frequentare la scuola media o scuola secondaria di primo grado. E' lì che scoprono di non essere più bambini senza ancora sapere come essere adulti efficaci. Nasce una nuova consapevolezza di sé per cui si percepisce che il mondo circostante gli sta chiedendo di più ma senza essere del tutto pronti per fare il salto. Questo rende, il mondo là fuori, minaccioso ai loro occhi. 

Non vuole andare a scuola 

"Sonia è una ragazzina di 12 anni. Non riesce ad integrarsi nel gruppo scolastico. Ci sono piccoli gruppi in classe e lei non si riconosce in nessuno di questi. I suoi compagni non le piacciono e ha la sensazione di non piacere a loro. Nessuno la coinvolge, nessuno le parla, la escludono o peggio le ridono dietro.  Inoltre si vergogna del suo aspetto. Non si piace perché è molto magra e tutti glielo fanno notare. Questo la mette profondamente a disagio, vorrebbe sparire. A scuola poi ottiene scarsi risultati. La sua timidezza la blocca e non riesce a ricordare nulla durante le verifiche e interrogazioni. Così da un po' di tempo a questa parte sta facendo molte assenze. Inizialmente diceva di stare poco bene. Mal di testa, vomito, spossatezza, febbri frequenti, sono stati tutti campanelli d'allarme. Ora si rifiuta completamente di andare a scuola."

Adolescenti e pressioni sociali

I ragazzi sono sempre più sottoposti a pressioni sociali nel mondo degli adulti, spesso senza un'adeguata preparazione per affrontarle. I genitori tendono a proteggere eccessivamente i loro figli finché sono bambini senza fornirgli gli strumenti utili per cavarsela nella vita quando si troveranno da soli. L'iperprotezione rende i bambini e poi i ragazzi insicuri e incapaci di adattarsi alle sempre maggiori richieste di crescita con il risultato che si spaventano, si sentono inadeguati e si ritirano sempre di più in un luogo apparentemente sicuro (la casa, la camera, il letto). 

Rifiuto di andare a scuola per non affrontare la vita lì fuori

"Arianna ha 15 anni. Frequenta il liceo ma da un po' di tempo, la mattina, non riesce ad alzarsi dal letto. I genitori le hanno provate tutte. Con gentilezza, con rabbia, con i premi e le punizioni ma niente da fare. Arianna non si alza se non in tarda mattinata, quando a casa non c'è più nessuno. In terapia mi racconta che il letto per lei è l'unico luogo sicuro in cui si sente serena. Tutto lì fuori le fa paura. Sente di non riuscire a stare a scuola, perché tutti la guardano male. Nello studio non riesce a concentrarsi per cui non le rimane granché in memoria. Sente che nessuno riesce a capirla. Non i professori che la mettono a disagio durante i suoi silenzi a scuola né i genitori interessati solo all'andamento scolastico e troppo poco a quello emotivo e affettivo. Per cui si sente sola e impotente. Il letto è la sua ancora di salvezza." 

Dove nasce il rifiuto di andare a scuola

Come vedete il rifiuto di andare a scuola nasce da lontano. Un'educazione troppo protettiva impedisce di costruire una sana sicurezza emotiva. Per cui di fronte agli impegni e compiti crescenti da affrontare in autonomia, questi ragazzi non reggono. Si avviliscono, sentono di non riuscire a farcela da soli, hanno paura e non sanno difendersi. Tutto questo li rende fragili e incapaci di reagire e adattarsi alle richieste circostanti, anche le più semplici, in apparenza. Per cui si ritirano sempre di più. 

Il non riuscire ad andare a scuola è solo la punta dell'iceberg. Sotto c'è un mondo di insicurezze e fragilità su cui occorre lavorare profondamente e a lungo. Inutile puntare solo sulla presenza a scuola se non si riprende in mano tutto il percorso di crescita, di stima di sé e sicurezza. Questo non significa che lavorando sugli aspetti emotivi contemporaneamente non si sblocchi anche il rifiuto di andare a scuola, anzi è molto probabile che accada. 

La psicoterapia è una valida risposta

Per cui se tua figlia o tuo figlio non vuole andare a scuola molto probabilmente ti sta gridando il suo disagio emotivo. Questa è l'occasione per lei/lui per recuperare la sicurezza di sé, la stima e la fiducia nelle proprie capacità e il desiderio di rimettersi in pista per rituffarsi nel mondo lì fuori. 

Se vuoi iniziare un percorso di psicoterapia con me su questa tematica puoi farlo anche tu. Io prendo in carico tutto il gruppo famiglia perché insieme possiamo lavorare meglio e ottenere di più. Di solito ci vediamo per la prima seduta tutti insieme e poi decidiamo come proseguire. Posso continuare con tua figlia/o con incontri settimanali e con tutta la famiglia mensili o periodici. Oppure se tua figlia non riesce a partecipare o non vuole farlo possiamo vederci noi adulti, io e voi genitori, perché quello che potete fare voi genitori è di primaria importanza. 

Chiamami al 349 6347184 o scrivimi su WhatsApp,  

prendi il tuo appuntamento.

Possiamo vederci in studio a Pesaro oppure Online.

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Katjuscia Manganiello

Psicologa e Psicoterapeuta a Pesaro e Online

Via XI Febbraio, 63 Pesaro 

Tel 349 6347184 anche con WhatsApp

Diagnosi di malattia cronica, l'inizio.

La malattia cronica entra nella vita di una persona con un impatto emotivo oltre che fisico. Malattie come diabete di tipo 1 e 2, malattia metabolica, fibromialgia, celiachia, artrite reumatoide, obesità e tutte le altre che conoscete, cambiano la vita delle persone. Abituarsi a questi cambiamenti non è affatto semplice. 

Chi scopre di avere una malattia cronica deve fare i conti con disturbi fisici ricorrenti, dolori, diete più o meno restrittive, terapie farmacologiche impegnative, controlli medici ricorrenti e a volte invasivi. 

Le emozioni nella malattia cronica

Tutti questi aspetti richiedono un buon adattamento e flessibilità della persona non sempre facilmente raggiungibili. Emozioni come rabbia, senso di ingiustizia, paura hanno bisogno di uno spazio per essere accolte, ascoltate e capite. Anche alcuni comportamenti disfunzionali come incuria, disinteresse o semplice difficoltà ad aderire alle giuste terapie possono compromettere la qualità di vita a lungo termine. 

Per questo è impossibile trascurare gli aspetti psicologici quando si parla di malattie croniche e delle sue cure. La psicoterapia diventa un valido supporto nell'affrontare le difficoltà che una malattia cronica comporta nel corso del tempo.

La psicoterapia dopo la diagnosi 

La psicoterapia dopo la diagnosi. Quando una persona riceve la diagnosi di una malattia cronica di solito è confusa, disorientata, non capisce bene cosa questa comporterà nella sua vita e cosa può fare, fin da subito, per mantenere un buon livello di salute e serenità. La psicoterapia aiuta a capire cosa sta accadendo e ad accettarlo senza che venga vissuto come una condanna o una punizione. 

La psicoterapia per gestire i sintomi fisici

La psicoterapia per gestire i sintomi fisici. Alcune malattie croniche presentano disturbi fisici ricorrenti. Dolori, insonnia, nausea, disturbi gastrici, intestinali e via di seguito. Ognuno di questi disturbi può avere delle conseguenze nella vita di una persona. La psicoterapia può aiutarti a riconoscere i disturbi e a viverli meglio. 

La psicoterapia per gestire i sintomi psicologici

La psicoterapia per gestire i sintomi psicologici. Le malattie croniche possono far insorgere anche sintomi psicologici come ansia, depressione, aggressività o al contrario passività. La psicoterapia permette di far emergere questi sintomi e i pensieri a loro connessi. A volte i pensieri possono diventare vere e proprie ossessioni invalidanti per cui è importante intervenire per scioglierli e alleggerirli.

La psicoterapia per aver cura di sé nel modo giusto

La psicoterapia per avere cura di sé nel modo giusto. Accettare le terapie farmacologiche, gli esami ricorrenti, le diete e altre restrizioni non è facile come si può pensare. Per cui per far sì che tutto funzioni bene significa lavorare tanto su di sé per riuscire a portare avanti le cure nel miglior modo possibile. Quindi la psicoterapia può aiutare a ragionare sui motivi per cui è importante fare certe cose anche se difficili, può aiutare a trovare strategie efficaci per sostenere i comportamenti corretti, può permettere di dare voce al disagio vissuto trovando alternative possibili agli ostacoli incontrati.

La psicoterapia si adatta alle tue esigenze

La psicoterapia si adatta alle tue personali esigenze. Ogni malattia cronica è diversa dall'altra. Ogni persona è diversa dall'altra. Per questo è importante che la psicoterapia si adatti alle esigenze personali di ognuno partendo dal racconto di chi inizia il suo percorso. 

Se anche tu hai ricevuto la diagnosi di una malattia cronica

 e vuoi migliorare la qualità della tua vita 

puoi iniziare un percorso di psicoterapia. 

Per un appuntamento puoi chiamarmi al 349 6347184, 

ricevo in studio a Pesaro oppure Online da dove vuoi. 

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Dr Katjuscia Manganiello

Psicologa e Psicoterapeuta a Pesaro e Online

Tel. 349 6347184

Via XI Febbraio, 63 Pesaro (PU)